Geox prepara 110-150 esuberi (ma che siano su base volontaria)

Geox prepara 110-150 esuberi (ma che siano su base volontaria)

Geox prepara 110-150 esuberi. L’azienda lo ha comunicato ai sindacati, avviando una trattativa da chiudersi (è l’auspicio) entro la fine dell’anno. Ma si parte da una condizione: tutte le uscite dovranno essere su base volontaria. I ricavi semestrali del gruppo sono in discesa di quasi il 5% rispetto al 2024.

Geox prepara 110-150 esuberi

Mercoledì 10 settembre c’è stato il primo incontro tra Geox, i sindacati e Confindustria Veneto Est. Oggetto della discussione: la necessità di ristrutturare il modello operativo per migliorare l’efficienza e la sostenibilità, così da ridurre i costi fissi. In questa cornice si inserisce il taglio della forza lavoro, che il CEO di Geox Francesco Di Giovanni ha stimato intorno al 20% dei 750 dipendenti. Secondo i media locali, tra cui Il Gazzettino, gli esuberi sarebbero quindi 110 tra i 500 dipendenti del quartier generale e gli altri tra le filiali nel mondo. L’azienda non vuole licenziamenti ma uscite volontarie, magari aiutate da un bonus da concordare. Non si esclude l’attivazione di ammortizzatori sociali, quali cassa integrazione o contratti di solidarietà, anche se appare un discorso ancora prematuro. Di Giovanni vorrebbe definire il tutto entro la fine dell’anno.

 

 

I risultati

L’azienda trevigiana ha chiuso il primo semestre dell’anno con ricavi a 305,3 milioni di euro, in calo del 4,7% su base annua. Escludendo l’impatto della chiusura delle filiali in Cina e USA, la flessione è pari all’1,9%. Migliora la marginalità. Il Corriere del Veneto ricorda una frase di Di Giovanni: “Un equilibrio finanziario più sostenibile non lo raggiungeremo prima del 2026”. (mv)

Immagine dai social

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