La calzatura in Romagna: mostra a Fusignano

S’intitola “Dal sogno alla realtà: il cammino della calzatura in Romagna”, la mostra in programma a Fusignano (Museo San Rocco, inaugurazione sabato 14 dicembre, nella foto, la presentazione) che racconta passato e presente della scarpa tra i distretti Fusignano-Bagnacavallo-Lugo e San Mauro Pascoli. Due distretti divisi dallo “stato di salute” (San Mauro è in salute, nel ravennate il respiro è affannoso) ma dalla storia molto simile. Nello specifico di Fusignano la nascita delle attività legate alla manifattura calzaturiera risale alla metà degli anni ’50 con la produzione di calzature di bassa qualità: sandali di cuoio, ciabatte di stoffa e zoccoli di legno. “Fra la fine degli anni ’60 e la prima metà degli anni ’70 – afferma Giordano Tabanelli, vicepresidente di CNA Federmoda Ravenna – si è avuto il massimo sviluppo del comparto a livello locale; a ciò è seguita, nel corso degli anni, una fase di declino, sia in termini di riduzione del numero di imprese sia di occupati totali: la mancata evoluzione verso una produzione di alta qualità ha progressivamente esposto le aziende di Fusignano alla forte concorrenza asiatica e spagnola. Attualmente, il sistema locale soffre della mancanza di competitività sul fronte dei costi della manodopera, fenomeno a cui alcuni imprenditori della zona hanno risposto, già da alcuni anni, ricorrendo a processi di delocalizzazione produttiva verso alcuni Paesi europei, come Romania e Polonia, mentre altre piccole aziende hanno scelto di continuare ad investire a Fusignano, lavorando in qualità e realizzando nuovi siti produttivi. Nel sistema locale sono attive circa 20 imprese, dove sono impiegati oltre 500 addetti”. La mostra, curata da Cristina Savani del Cercal di San Mauro (Centro Ricerca e Scuola Internazionale Calzaturiero) è organizzata da CNA. (ff)

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