La riorganizzazione di Ballin da i suoi frutti. L’azienda nel 2012 ha creato una holding alla quale rispondono due società: Ballin Project, che cura i prodotti del brand, e Nillab, che si concentra invece sulla produzione per altri marchi. Il gruppo ha sfiorato a fine anno i 60 milioni di euro di fatturato, con un incremento del 14% rispetto al 2011. Il brand, che ha inaugurato in dicembre un monomarca in Kazakistan portando a 15 i negozi di proprietà, ha prodotto 500mila paia di calzature nell’anno appena concluso. I prossimi passi verranno fatti guardando alla Russia e ai paesi dell’Est Europa. Nei prossimi sei mesi sono in programma tre nuove aperture: una in Italia e due in area russa. Ha spiegato il direttore generale, Luigi Valsecchi, “La Russia e la galassia ex Urss ci hanno permesso di superare il biennio scorso in modo positivo: continueremo a rafforzare la nostra presenza sull’intero territorio”. Mentre l’Europa è in una fase difficile, gli Usa “stanno mostrando segnali di miglioramento ed è chiaro che per uno sviluppo omogeneo nessuna azienda può fare a meno né di un mercato né dell’altro”. La Cina rimane in cima alla lista delle priorità dell’azienda: “Siamo alla ricerca di un partner commerciale che possa aiutarci nel creare una rete solida di punti vendita, magari in condivisione societaria”. Intanto, in attesa del Micam, l’ultima collezione del marchio è stata presentata alla fashion week milanese nella casa-museo che fu di Alessandro Manzoni. (m.c.)
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