La virtù e la qualità della lentezza. Il caso di Miriam Bicocca, da docente del Politecnico di Torino ad artigiana della scarpa

Dalla cattedra universitaria agli attrezzi dei maestri calzolai. È cambiata così la vita dell’ormai ex docente del Politecnico di Torino Miriam Bicocca, impegnata nella ricerca universitaria finché non ha deciso di frequentare un corso per diventare artigiana della scarpa. Una laurea in Disegno Industriale, un dottorato in Gestione, Produzione e Design e la passione per la scarpa che l’ha portata a entrare in contatto con alcuni artigiani dai quali ha appreso “il più possibile sugli strumenti, il cuoio e le pelli”. Miriam Bicocca, che ha raccontato la sua storia a La Nuova del Corriere della Sera, si occupa della realizzazione delle calzature dall’inizio alla fine creando pezzi unici che vende da Bruno Shoemaker nel cuore di Torino, bottega in cui plasma la pelle “rispettando i suoi tempi”. Una “lentezza” che, sottolinea Bicocca, non ha intenzione di barattare con quantità maggiori.

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