Le scarpe tedesche crescono (+5,9% nel 2017) e ringraziano l’Italia, che ne compra sempre di più (+40,5%)

Industria calzaturiera tedesca in salute e ottimista per il 2018. Carl-August Seibel e Manfred Junkert, presidente e direttore di HDS/L, associazione tedesca dell’industria calzaturiera e della pelletteria, hanno tracciato il bilancio del 2017. Le vendite dei calzaturifici con almeno 50 dipendenti sono aumentate del 5,9%, passando da 2,7 a 2,9 miliardi di euro. La crescita è sostenuta dal mercato domestico, che ha incassato 2,3 miliardi di euro: +8,2%. Bene anche l’export: 280 milioni di paia di scarpe vendute, pari al +9,8%. La classifica dei mercati vede al primo posto la Francia (+19,6%, con 37,8 milioni di paia) poi Polonia (+21%) e Olanda (-13,7%). Ma a incrementare di più gli acquisti di scarpe tedesche nel 2017 è stata l’Italia: +40,5% con 15,1 milioni di paia. A livello generale sono state esportate 84 milioni di paia di scarpe in pelle (+15%). Dati che hanno permesso anche un aumento dell’occupazione del 6,7% a 14.762 addetti. “Tuttavia, la mancanza di lavoratori qualificati nel settore sta diventando sempre più evidente” ha detto Seibel che ha anche evidenziato il cambio di ruolo dei produttori che “devono anche occuparsi di dati, logistica, servizi e valutazioni”. L’industria calzaturiera tedesca è cautamente ottimista per il 2018 nonostante le mutevoli condizioni politiche ed economiche di base. Secondo un sondaggio dell’associazione, circa il 60% delle aziende intervistate conta su un aumento delle vendite. Intanto, sono state annunciate le date di Gallery Shoes per il 2019: 10-12 marzo e 1-3 settembre. (mv)

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