Steven Madden è in linea con le attese di Wall Street per quanto mostrato nei risultati del primo trimestre. L’azienda con sede nel quartiere di Queens, a New York, ha fatturato 304,6 milioni (+9,2%) con profitti per 23 milioni, ovvero 36 centesimi ad azione, esattamente quanto avevano preventivato gli analisti. Le previsioni per l’anno continuano a gravitare attorno al +5-7%. “Nei primi tre mesi siamo stati di nuovo sfidati da diversi fattori – ha esposto agli investitori il ceo, Edward Rosenfeld, nella sua relazione di ieri – come il modesto traffico nei centri commerciali, il clima rigido (climaticamente, la primavera ha appena fatto capolino) e pochi trend su cui capitalizzare. Nonostante ciò, è il 23° trimestre consecutivo di crescita”. Il segmento più soddisfacente, ha aggiunto l’amministratore delegato, è stata la donna, con aumento in doppia cifra, mentre il wholesale ha visto un balzo del 13,3%. Rosemberg ha ricordato che Steve Madden a febbraio ha acquistato la maggioranza azionaria di Brian Atwood, entrando nel terreno del lusso. Nel primo trimestre Madden, che si affida alla produzione cinese e ad una fabbrica messicana per la stivaleria, ha chiuso due negozi diretti e ne ha aperto uno a prezzo pieno e tre negli outlet. (pt)
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