Nel 2025 soffre la scarpa cinese, Italia e Spagna non approfittano

Nel 2025 soffre la scarpa cinese, Italia e Spagna non approfittano

Soffre la scarpa cinese per via dei dazi USA. Mentre l’andamento delle esportazioni europee è sostanzialmente stabile. In Italia sono state diffuse le cifre del primo semestre: export calzaturiero a 5,83 miliardi di euro (-1,7%) ottenuto con 99,3 milioni di paia (+3,7%). Per la Spagna abbiamo i dati dei primi 8 mesi. Mentre per il Portogallo di 9 mesi e in Cina si arriva a 10 mesi, da gennaio a ottobre. Ecco come è andata.

I dati spagnoli

In Spagna, in base ai numeri diffusi dalla direzione generale delle dogane, tra gennaio e agosto 2025, le aziende calzaturiere hanno venduto all’estero quasi 118,3 milioni di paia di scarpe, per un valore superiore a 2,28 miliardi di euro. Rispetto allo stesso periodo del 2024, l’export è sceso del 3,6% in volume e del 4,6% in valore. I principali mercati di destinazione sono stati, in ordine di valore, Francia (+4,5%), Italia (-21,1%), Portogallo (+7,3%), Germania (-5,9%) e Polonia (+3,9%). (fonte: Revista del calzado)

 

 

La situazione portoghese

In Portogallo, tra gennaio e settembre, l’export è stato di 53,3 milioni di paia di scarpe (+3,8%) per un valore di 1,32 miliardi di euro (+2,1%). Con leggeri aumenti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Bene l’export verso l’Europa (+5,9% in quantità e +4,4% in valore), Corea (+18,2%) e Giappone (+4,8%). Male, ma in recupero, gli USA (-7,9%). L’associazione Apiccaps, che riunisce i produttori di calzature, pelletteria e componentistica, e ha diffuso i dati, sottolinea la crescita delle calzature di sicurezza (+17% in valore), quelle per bambini (+6%) e quelle in materiali tessili (+18,8%). Le calzature in pelle sono rimaste stabili in valore, in controtendenza rispetto al trend globale di forte pressione sui margini e sui prezzi medi.

Soffre la scarpa cinese

In Cina, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC), nei primi dieci mesi dell’anno, le esportazioni di calzature si sono ridotte dell’8,1% rispetto all’analogo periodo del 2024 arrivando a 38,3 miliardi di dollari. Modaes mette in evidenza come l’intensità della riduzione sia passata dal -9,9% del terzo trimestre, al -18,4% di ottobre. In calo anche i tre principali mercati di destinazione delle scarpe cinesi: Unione Europea (-2,1%), Stati Uniti (-24,9%) e Russia (-6,8%). La percentuale statunitense è sicuramente influenzata dalla guerra commerciale con gli Stati Uniti. Negli ultimi due mesi dell’anno, dopo il distensivo incontro tra Xi Jinping e Donald Trump, c’è la possibilità che si assista ad un recupero del flusso verso gli Stati Uniti. (mv)

Foto Shutterstock

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