Nuovo assetto societario e “quota 150” nel mirino: gli ambiziosi progetti dei veneti di SCARPA

Dieci milioni di euro all’anno per cinque anni per portare il fatturato a “quota 150”. È il percorso di crescita fissato dai vertici di SCARPA, storica azienda calzaturiera dello Sportsystem veneto, con sede ad Asolo (Treviso). In un’intervista rilasciata a L’Economia de Il Corriere della Sera, il presidente Sandro Parisotto spiega la strategia aziendale che per il prossimo quinquennio, per la prima volta nella sua storia, sarà accompagnata da un manager esterno: Diego Bolzonello. “Siamo e rimaniamo un’azienda familiare, ma i nostri volumi sono alti” spiega Parisotto, sottolineando che l’adozione del nuovo assetto che prevede anche un’acquisizione delle quote da parte della seconda generazione, è stata ritenuta la via migliore per la nuova fase di espansione “in un momento favorevole come questo, in cui il settore outdoor è cresciuto a doppia cifra”. Oggi SCARPA esporta l’85% delle proprie calzature: il 15% dei ricavi è generato dal mercato USA, il 45% da quello europeo e il resto da Asia e Oceania. “Alcune aree sono osservate speciali, dalla Polonia alla Russia, quest’ultima condizionata dalle sanzioni” continua Parisotto nell’intervista, aggiungendo poi che la Cina “crescerà grazie alla domanda dei giovani, consumatori consapevoli e che acquistano quasi solo online”. Elemento, quest’ultimo, per cui l’azienda veneta è molto attiva con l’e-commerce nell’area asiatica anche se “entro l’anno prossimo dovrebbe partire anche in Italia” dato che il piano di sviluppo prevede una crescita del canale pari al 10%.

 

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