Il piacere e il dolore delle scarpe estreme a Londra, con Shoes: Pleasure and Pain

Dai vertiginosi Super Elevated Gillies, i platform blu con i quali Naomi Campbell fece un gran capitombolo sulla passerella di Vivienne Westwood nel 1993, alle preferite di Lady Gaga, le Armadillo Shoes di Alexander McQueen, ma anche i modelli di Jimmy Choo e Manolo Blahnik resi celebri da Sarah Jessica Parker in Sex and the City. E ancora, le preferite di Marilyn Monroe e quelle eccentriche di Daphne Guinness, per non parlare di tutte le rivisitazioni della scarpetta di Cenerentola. Tacchi e stiletti impossibili da indossare, agonia e piacere di ogni donna: è questo il tema della mostra che inaugura il 13 giugno al Victoria and Albert Museum di Londra, Shoes: Pleasure and Pain. L’esposizione, curata da Helen Persson, è tutta dedicata alle calzature estreme, oltre 200 paia provenienti da tutto il mondo nelle storiche sale del museo inglese fino al 31 gennaio 2016. Una raccolta di pezzi unici, provenienti da musei e collezioni private, una gamma eccezionale di scarpe e sandali antichi e contemporanei, senza tralasciare i pezzi più futuristici realizzati con una stampante 3D, per esplorare l’aspetto “doloroso” dell’indossare scarpe ‘impossibili’ e al tempo stesso l’euforia e l’ossessione che questi modelli scatenano nelle fashion victim. (mvg)

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