Puma in crisi snobba il Mondiale e punta sul back-to-school

Puma ha deciso di non usare i campionati Mondiali di calcio come leva per le vendite, ma punta sugli acquisti di fine estate che le famiglie compiono in previsione del ritorno a scuola dei loro figli. “Il retail è torrido in quel periodo. Non tutti sono attratti dalla Coppa del Mondo di calcio – ha spiegato agli analisti il ceo Björn Gulden – siamo partner di Italia, Costa d’Avorio e Uruguay, faremo successo più di altri brand, ma sarebbe uno spreco investire tutte le nostre risorse media per il Brasile perché in quel periodo sono in tanti a fare rumore, anche aziende che vendono auto e carte di credito”. Piuttosto, ecco la campagna “Forever Faster” che verrà lanciata in agosto. L’azienda tedesca controllata da Kering ha visto le vendite declinare del 7% (725,7 milioni di euro) nei tre mesi fiscali conclusi il 31 marzo. I profitti sono pari a 35,6 milioni a fronte dei 50,3 del primo trimestre 2013. “Seri problemi di distribuzione” hanno fatto scendere i numeri in Brasile. Mentre la calzatura è calata del 14% e l’abbigliamento del 4, l’unico segmento (+4%) in attivo sono stati gli accessori.

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