Sono Giovanni e Stefano, direttori commerciali dell’omonimo calzaturificio con sede a Segromigno al Monte che lavora prevalentemente per conto delle più importanti aziende della moda. L’accusa è quella di aver messo in pratica una maxi evasione, sottraendo al fisco 3,5 milioni di euro, scoperti dalla Tributaria della guardia di finanza. L’udienza è fissata per il 22 giugno e alla sbarra ci sarà anche Luigi Martelli, originario di Montopoli Valdarno, titolare di un’azienda in Tunisia. Secondo la ricostruzione della procura di Lucca il meccanismo per evadere era sofisticato e si basava su sovrafatturazioni e fatture false con la creazione di aziende “clone” da cui venivano fatti transitare i soldi per essere trasferiti su conti bancari alle Seychelles o a Madeira per finire poi in banche svizzere. (aq)
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