La risposta del Guangdong: puntare all’80% di robotizzazione

Costo del lavoro in aumento? Scioperi che coinvolgono migliaia di operai interrompendo il ciclo produttivo delle lavorazioni per i brand calzaturieri? La Cina sembra aver già una strategia per controbattere il proprio autunno caldo: sostituire uomini con robot. La municipalità di Guangzhou, capoluogo della provincia del Guangdong con 14 milioni di abitanti, ha infatti presentato un documento che traccia le direttive della crescita economica della città nei prossimi anni. Tra gli obiettivi da raggiungere, una maggior presenza delle macchine all’interno delle aziende, fino a toccare una quota dell’80% dell’intero ciclo produttivo fornito dai robot entro il 2020. Per incentivare le ditte verso una rapida robotizzazione, il governo locale assicurerà 30 mila yuan (3500 euro) a chi acquisterà o affitterà dei robot, fino ad un massimo di 500 mila yuan (58 mila euro) a quanti installeranno nei propri stabilimenti un’intera filiera produttiva meccanizzata. La direttiva riguarda innanzitutto aziende che producono automobili, articoli elettronici e farmaceutici o che lavorano sostanze pericolose; nei prossimi anni, però, la nuova norma potrebbe riguardare aziende di qualsiasi tipo. Nel documento si prevede la possibilità di investire oltre 100 miliardi di yuan (11,6 miliardi di euro) da qui al 2020 per centrare l’obiettivo robotizzazione. (ap)

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