Russia ed euro forte frenano la scarpa italiana

Produzione e ordini in leggero calo nei primi tre mesi 2014, export penalizzato dalla forza dell’euro e soprattutto dal problema Russia. Questi i dati presentati stamane a Milano nel corso dell’assemblea annuale di Assocalzaturifici. L’indagine congiunturale di inizio anno evidenzia un calo dello 0,8% degli ordini tra gli associati, frutto di un -1,3% in Italia e dello 0,6% in meno dell’estero con un Paese in evidenza negativa: su 100 imprenditori calzaturieri, oltre 60 denunciano un calo lieve o forte delle prospettive di domanda da parte di Mosca. Cattivi segnali anche da Francia (cresce solo il 14% degli interpellati, scende per oltre il 35%) e Giappone, più ottimismo verso Usa e Cina/Hong Kong. In diminuzione invece di circa il 20% le ore autorizzate di cassa integrazione, che però crescono nelle Marche (+15%) ed esplodono in Puglia (+322%) e Romagna (+175%), mentre si dimezzano in Veneto e Campania e scendono del 40% in Toscana. (ag)

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