Sandali (in plastica) alla bimba di due anni: tagli e sanguinamenti

La notizia fa scalpore perché, pur non riguardando la pelle, coinvolge il tema della sicurezza e della sostenibilità di un certo tipo di produzione calzaturiera. Mentre il settore conciario, le griffe e la moda in genere si impegnano e discutono su linee guida e valori minimi di qualsiasi sostanza chimica presente in materiali e accessori, dall’Inghilterra arriva una notizia che dimostra come sull’economico spinto destinato al mass market, problemi del genere non se li fa nessuno o quasi. Un paio di sandali in plastica, infatti, sono stati la causa di una brutta disavventura per una bimba di 2 anni, procurandole una reazione allergica da contatto con la plastica talmente acuta da generare tagli e sanguinamenti. “Non ci potevo credere, li aveva indossati solo per mezz’ora”, ha dichiarato la mamma al tabloid Mirror spiegando che il paio di Jelly Sandals comprati da Next erano stati pagati 10 sterline. Ora i genitori chiedono che vengano tolte dal mercato. Da notare e sottolineare che sul sito del venditore britannico non c’è scritto dove siano stati prodotti (ma si può immaginare), mentre nella scheda di vendita del prodotto compare una frase inquietante: “I divertenti Jelly Sandals sono da indossare solo per periodi brevi di tempo”.  Intanto alla famiglia sono arrivate le scuse dell’azienda: “Siamo terribilmente dispiaciuti per l’incidente: ora stiamo analizzando la questione con molta accuratezza”. (mc

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