Adidas ha deciso di spostare parte degli ordinativi dalla fabbrica Yue Yuen di Dongguan, dove le trattative avviate dopo lo sciopero iniziato il 14 aprile sembrano bloccate. “Al fine di minimizzare gli effetti sulla produzione, stiamo ricorrendo ad altri fornitori” spiega una portavoce, Katja Schreiber. “Possediamo una catena di fornitori estremamente flessibile” ha continuato la rappresentante dell’azienda tedesca, che con Nike è il maggior cliente del calzaturificio taiwanese, che serve anche Reebok, Asics, New Balance, Under Armour, Converse, Salomon e Timberland. La portavoce ha poi affermato che “Yue Yuen prosegue a negoziare con le autorità governative”. Una conferma sulle trattative in corso arriva da George Liu, dell’azienda di proprietà di Pou Chen Group, che ha declinato di commentare la decisione “di singoli clienti”. Yue Yuen, che tra Cina, Indonesia e Vietnam ha 423 mila dipendenti, ha subìto un modesto contraccolpo nelle quotazioni alle Borse di Hong Kong e Taiwan. Liu ha affermato all’agenzia Bloomberg che oggi, nono giorno consecutivo di agitazione, una parte dei 40 mila operai in sciopero nelle sette fabbriche cittadine è tornata al lavoro, ma alcuni attivisti dicono di aver notato il trasloco di alcuni macchinari dalle fabbriche coinvolte nello sciopero. (pt)
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