Aumenta la produzione calzaturiera cambogiana. I dati del ministero del Lavoro stimano la presenza nel Paese di 960 aziende (comprese quelle dell’abbigliamento) per un totale di 620 mila addetti. L’export nel primo semestre 2014 è cresciuto del 16% e si tratta della più importante voce attiva nella bilancia commerciale di Phnom Penh, con un controvalore che sfiora i 3 miliardi di dollari. La principale destinazione delle scarpe e dell’abbigliamento “made in Cambodia” sono Unione Europea (1,14 miliardi, +32%) e Stati Uniti (999 milioni, -2%). Van Sou Ieng, presidente dell’associazione che raggruppa le imprese del settore (Gmac), ha stimato una crescita complessiva a fine anno del 15%, “a meno che la produzione non sia condizionata da altre proteste e agitazioni come quelle legate all’adeguamento dei salari”. (ag)
TRENDING