Stella International fa +35,6% e investe 120 mln in Indonesia

Stella International fa +35,6% e investe 120 mln in Indonesia

Per Stella International il futuro è in Indonesia. Il gruppo calzaturiero, che alla fine del 2021 ha avviato la produzione a Solo (Surakarta), ora annunci che investirà oltre 120 milioni di dollari per un impianto nel Paese. È l’investimento più grande della sua storia. Il nuovo stabilimento produrrà 15 milioni di paia l’anno. Nel frattempo, la società leader nel sourcing delle calzature ha archiviato un 2021 positivo e pensa a conquistare clienti nella fascia luxury.

Futuro in Indonesia

Stella International diversifica la produzione e punta sull’Indonesia. La società con sede a Hong Kong nell’ultimo trimestre del 2021 ha avviato la produzione nello stabilimento a Solo, che ancora deve raggiungere la piena operatività. Il 2022 sarà caratterizzato dal più grande investimento mai compiuto dall’azienda: oltre 120 milioni di dollari per “costruire e gestire un nuovo impianto di produzione in Indonesia – si legge nella nota del gruppo –. Una volta completato, si prevede di espandere la nostra capacità di altri 15 milioni di paia”. L’investimento è forte dell’accordo a lungo termine stipulato con il principale cliente di Stella.

 

 

Il bilancio

Tra i driver di Stella, dunque, c’è il rafforzamento della produzione al di fuori della Cina. Ma anche la conquista del mercato luxury. “La categoria sport rimarrà il principale motore di crescita – commentano dal quartier generale –. La categoria lusso ha un alto potenziale e continuerà a crescere”. Il 2021 del gruppo calzaturiero si è chiuso con un fatturato consolidato di 1,54 miliardi di dollari (+35,6% sul 2020). I volumi di spedizione sono cresciuti del 28,5%, passando da 43,4 a 55,8 milioni di paia. Le prospettive per il 2022 sono buone: “Gli ordini per le prossime stagioni primavera ed estate 2022 sono solidi e siamo positivi sulle prospettive per il resto dell’anno”. Nel 2022 Stella conta di operare e produrre a pieno regime nonostante i “rischi a breve-medio termine associati alla volatilità della catena di approvvigionamento e alla pandemia”. (mv)

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