Trump: “Trade War? È insostenibile”; intanto la pagano i retailer

Trump: “Trade War? È insostenibile”; intanto la pagano i retailer

Il prezzo delle scarpe non aumenta (perché per ora lo pagano i retailer), ma il dazio USA verso la Cina sì. Lo stesso presidente statunitense Donald Trump (in foto) riconosce che la mossa è “economicamente insostenibile”, ma la Trade War rimane in corsa e il brusco aumento dei prezzi al consumo delle calzature è rimandato, molto probabilmente, al prossimo anno.

Il dazio lo pagano i retailer

Fino adesso, non si registrano grandi scossoni ai prezzi sul mercato statunitense della calzatura. La società Telsey Advisory Group ha iniziato da aprile il monitoraggio dei prezzi su alcuni articoli di abbigliamento e scarpe. Dopo 6 mesi di controlli, la società ha trovato modesti aumenti su alcuni modelli di scarpe: i cartellini che sono cresciuti lo hanno fatto, in media, di 5 dollari al paio. Mentre alcuni modelli non hanno subito variazioni. Per Footwear News questo non vuol dire che i prezzi non aumenteranno più: se ne riparla al massimo il prossimo anno. Finora le aziende preferiscono assorbire i maggiori costi provocati dai dazi, attraverso diverse strategie. Il CFO di Birkenstock, Ivica Krolo, ha detto agli investitori che ci sono alcune leve da azionare per mitigare gli aumenti: efficienze nella produzione, negoziati con i fornitori, mix di prodotti e assegnazione di prodotti tra le diverse regioni.

 

 

Trump contro la Cina

Quello che si appresta ad aumentare è il dazio USA sull’import cinese. Secondo le minacce di Trump, a partire dal primo novembre si applicherà una nuova tariffa del 100%. Ciò vuol dire che, se davvero la minaccia si tradurrà in realtà, le importazioni cinesi sul mercato statunitense potrebbero vedere dazi fino al 157%. “Non è sostenibile. Ma questa è la percentuale”, ha detto lo stesso Trump a Fox News il 17 ottobre, come riporta Sourcing Journal. L’annuncio del dazio aggiuntivo ha fatto ripiombare i marchi USA che producono in Cina nell’incertezza. Matt Priest, presidente e CEO di FDRA (federazione dei distributori di calzature e rivenditori d’America), ha sottolineato a Footwear News che le aziende calzaturiere USA sono diventate più resilienti. Ma le supply chain sono ancora molto complesse e la Cina è difficile da sostituire. (mv)

Foto dai social

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