UK: Maurizio Pispolini, il ciabattino di John Lobb e della Corona

Maurizio Pispolini, professione ciabattino

Una storia che inizia come tante altre. La ricerca di una prospettiva professionale. La necessità che porta ad accettare lavori non esaltanti. Precariato, stipendi bassi tra Italia e Regno Unito. Poi, arriva il calzaturificio John Lobb che decide di valorizzare le sue capacità di ciabattino, affidandogli le riparazioni delle calzature della Casa Reale e di altri clienti di altissimo livello.

Una storia italiana
È la storia di Maurizio Pispolini, originario della provincia di Arezzo, ex metalmeccanico carpentiere, ciabattino dal 1998. Come racconta l’Huffington Post, Maurizio dopo alcuni anni di lavoro irregolare, si iscrive a un corso da modellista. Diplomato, trova lavoro presso “un famoso calzaturificio della provincia di Arezzo”. Qui lavora (con un contratto a tempo determinato) per 4 anni a 1.000 euro al mese. E i rinnovi arrivano “anche appena mezz’ora prima della scadenza del contratto”.

Fuga a Londra
La svolta arriva quando Maurizio vola a Londra. “Più che una scelta, è stato un obbligo” racconta con un po’ di amaro in bocca il ciabattino, stufo del trattamento che gli veniva riservato in Italia. “E dove andrai a lavorare, da John Lobb?” gli dissero al calzaturificio aretino. Ironia della sorte (dopo alcune fugaci esperienze presso un calzolaio londinese, da James Taylor & Son e George Cleverley) arriva proprio la chiamata di John Lobb. “Senza raccomandazioni, come invece funziona in Italia” sottolinea lo stesso artigiano aretino. “Un brand di scarpe di lusso da donna italiano mi fece sapere che, se non conoscevo nessuno che già lavorasse lì, era totalmente inutile inoltrare il mio curriculum”.

Meritocrazia
Dall’ingresso in John Lobb la vita di Maurizio cambia. L’esperienza e la bravura emergono e “ricompensate” a livello economico. E non solo. Oggi Maurizio Pispolini ripara le scarpe della Casa Reale: “Ho riparato le scarpe di tutti. L’unica a mancare all’appello è Sua Maestà in persona. Solo perché ormai si muove poco e ha tantissime paia a palazzo: non ha più bisogno di riparazioni” dichiara Pispolini che a tornare in Italia non ci pensa proprio. (mv)

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