Wenzhou, bagno di calzaturieri nel fiume per dimostrare che non è inquinato

Wenzhou, città della provincia orientale del Zhejiang e capitale cinese della calzatura, è stata teatro della protesta di imprenditori per la ventilata chiusura di piccole aziende del settore in ambito urbano, di cui abbiamo scritto ieri. Oggi giunge notizia di una nuova, singolare iniziativa. Oltre cinquanta titolari di ditte produttrici di scarpe in gomma, per dimostrare che le acque di un fiume che scorre in città non sono inquinate dagli scarichi dei calzaturifici, vi ci sono tuffati e hanno dato vita a una nuotata collettiva. Uno dei calzaturieri ha dichiarato che da almeno vent’anni non osava gettarsi in acqua a causa del grave inquinamento. Nel distretto calzaturiero dove scorre il corso d’acqua operano più di duemila ditte; negli anni più recenti, il governo locale e gli stessi proprietari hanno investito 20 milioni di yuan (pari a 2,4 milioni di euro) per tenere sotto controllo il livello di inquinamento delle acque nella zona. (ap)

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