Wolverine trasferisce parte della produzione in Vietnam

Wolverine è tra i maggiori brand americani che ha deciso di trasferire parte della produzione dalla Cina al Vietnam, in vista dell’imminente entrata in vigore del Trans-Pacific Partnership Agreement (Tpp). La notizia è stata diffusa durante l’incontro tra l’associazione nazionale del manifatturieri, Lefaso (Vietnam Leather, Footwear and Handbag Association), e il maggior gruppo statunitense dei dettaglianti della calzatura, Footwear Distributors and Retailers of America (Fdra). Scott Thomas di Wolverine Worldwide ha precisato che la produzione cinese riguarda il 75% del fatturato, ma il piano dell’azienda del Michigan impone la riduzione al 33% entro il 2020, con reshoring in Vietnam, che al momento fornisce il 14,5% del prodotto. Le future tariffe di importazioni a costo zero hanno anche attirato Ever Rite, che da settembre opera 57 filiere di assemblaggio in Vietnam, ma programma un incremento se la valuta vietnamita si manterrà stabile. Fdra ha ricordato che i salari vietnamiti sono in media inferiori del 38% rispetto alla Cina, e che la manodopera ha raggiunto l’abilità posseduta da quella cinese. La manifattura calzaturiera in Vietnam è la terza fonte del Pil – 8,5 miliardi di dollari nel 2013, 7,4 miliardi nei primi nove mesi 2014 (+24%) -, ma il vicepresidente di Lefaso, Diep Thanh Kiet, ha affermato che la qualità dei materiali locali dovrà essere fortemente aumentata. (pt)

 

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