Assemblea 2017, il contesto di crisi non spaventa la conceria italiana: la pelle “è viva e vitale”

Al primo posto nel mondo per valore di produzione e al primo per valore di export. La concia italiana si ritrova a Milano per l’Assemblea del 2017 a termine di un anno “complessivamente poco brillante”, come lo ha definito Gianni Russo, presidente UNIC (Unione Nazionale Industria Conciaria). I primi mesi del 2017, continua Russo, “lasciano sperare in una velata ripresa, seppure differenziata tra segmenti di destinazione”. La conceria italiana, insomma, è “viva e, soprattutto, vitale”, con il suo tessuto di 1.200 imprese “molto diverse per dimensioni e vocazioni operative”, conclude il presidente UNIC. “Il sistema Paese funziona malissimo e il contesto è di crisi – osserva nella sua relazione il docente universitario e saggista Antonio Calabrò -. Ma noi continuiamo a fare cose belle che piacciono al mondo. Noi reggiamo sfide internazionali in un contesto competitivo molto cambiato perchè abbiamo la cultura della bellezza, vero valore aggiunto che ci differenzia dai concorrenti”.

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