Comprensorio: inizia bene il 2016 (dopo un brutto 2015), ma a maggio ordini fermi

Un 2015 tutt’altro che positivo, un 2016 iniziato meglio, ma che rischia di spegnersi. Questa la sintesi della relazione annuale dell’Associazione Conciatori di Santa Croce sull’Arno, presentata ieri dal presidente Franco Donati, che ha tirato le somme della “recessione economica ma anche psicologica” del mercato internazionale e del settore conciario locale. L’anno passato ha registrato dati positivi nei primi mesi e poi un crollo nell’ultimo quadrimestre fino a raggiungere un risultato annuale del -2,8%. “Il 2016 è partito in sordina, con ordini che arrivano un po’ alla volta, tuttavia il lavoro c’è stato – spiega Donati –  e il primo quadrimestre si è chiuso in positivo”. Con il mese di aprile, però, si sono esauriti gli ordini e a maggio non ne sono ancora arrivati di nuovi. “Il lavoro nelle nostre aziende stenta a ripartire”. Più incoraggianti invece i dati diffusi dal Consorzio Conciatori di Ponte A Egola, relativi ai conferimenti di depurazione all’inizio del 2016: “L’andamento degli scarichi di Cuoiodepur mostra un incremento di circa il 2% –  dice il presidente Michele Matteoli -, che se pur modesto rappresenta un’inversione di tendenza rispetto allo scorso esercizio”. Fumata nera, invece, per l’ipotesi, sulla quale il Comprensorio ragiona da anni, di unione tra Assoconciatori e Consorzio. (mvg)

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