Conceria M2 ottiene la certificazione della Tracciabilità delle Materie Prime: è la prima ad averla per le croste

Conceria M2 ha ottenuto da ICEC, istituto di certificazione di riferimento per l’area pelle internazionale, la Certificazione Tracciabilità delle Materie Prime. L’azienda di Santa Croce Sull’Arno, specializzata in materiali finiti per la moda, è la prima a certificare le croste bovine, pelli che, derivando dalla spaccatura della materia prima conciaria, pongono particolari sfide nella ricostruzione del percorso dal macello alla conceria. “Abbiamo deciso di richiedere la certificazione ICEC perché oggi la trasparenza sull’origine dei materiali ha per i clienti valore tanto quanto la qualità delle forniture”, spiega Luca Masoni, della conceria M2. L’impegno per la tracciabilità richiede, va da sé, anche un plus di lavoro: “Non è semplice: abbiamo in azienda da circa un anno una risorsa dedicata che si occupa anche delle relazioni con i fornitori chimici”, aggiunge Masoni. Di questo sforzo, però, c’è bisogno: “Fino a qualche anno fa il nostro lavoro era solo di produzione – conclude il manager toscano –: oggi serve anche altro. Rimaniamo artigiani della pelle, ma al cliente, che sia un brand grande o piccolo, dobbiamo offrire un servizio più ampio”. ICEC ha rilasciato la certificazione di Tracciabilità delle Materie Prime (CERT-014A-2018-TRACEABILITY) secondo la specifica tecnica ICEC_TS_SC410 d’accordo con il regolamento ICEC TR01.

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