Conceria toscana: mercato tiepido e incerto

“Durante la fine di dicembre e all’inizio di gennaio, solitamente, le concerie cominciano a ricevere ordinativi per la produzione invernale, ma in questa fase non ne sono arrivati molti. O quanto meno non nella misura in cui speravano gli imprenditori. Il mercato è ancora molto tiepido, vive nell’incertezza e non dà segni di risveglio”. Così dice Piero Maccanti, direttore di Assoconciatori Santa Croce, in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano Il Tirreno. La causa: “Gli scarsi acquisti da parte dei grandi nomi della moda internazionale, che devono smaltire grandi quantità di scorte di magazzino e che stanno avendo un atteggiamento guardingo rispetto al passato”. Una fatica congiunturale, quella del distretto conciario toscano, nota da tempo, a differenza dell’andamento di Arzignano, premiato dal trend positivo del lusso accessibile.

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