Il cuoio veste le più prestigiose bottiglie di vino

È la nicchia che si sta costruendo la Certaldese di Certaldo che sta per realizzare anche la riproduzione di armi da guerra di Leonardo da Vinci, con i quattro primi pezzi, a cui ne seguiranno altri dodici composti da ferro battuto e legno d’epoca, oltre al cuoio, destinati al museo della tortura di San Gimignano. Ma sono i vini l’aspetto più curioso che dimostra la varietà di utilizzo per un materiale che continua a rigenerarsi e a servire il lusso come poche altre realtà. Le commesse all’azienda di Angelo Mugnaini stanno arrivando dai brand più importanti nel panorama vinicolo mondiale, ma anche da lussuose enoteche toscane che chiedono rivestimenti in cuoio per l’apparecchiatura delle tavole a cui si siedono normalmente ricchi magnati stranieri. (aq)

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