EUDR, finalmente è noto il benchmark del rischio-Paese

EUDR, finalmente è noto il benchmark del rischio-Paese

Il 22 maggio la Commissione Europea ha pubblicato il tanto atteso Country Benchmarking System. È l’elenco, cioè, che classifica il rischio-Paese di ciascuno Stato in una scala che da low va a high, passando da standard. Determinando, così, la complessità degli oneri che gli importatori di commodities dovranno affrontare dal 2026, quando – secondo le ultime disposizioni – il regolamento EUDR anti-deforestazione entrerà in applicazione. Nella prospettiva della concia l’obiettivo rimane sempre l’esclusione della pelle bovina dall’Annex I (la lista dei prodotti che devono sottostare alle disposizioni del regolamento). Ma, nel frattempo, si registra la preponderanza di Paesi classificati a basso rischio, mentre quelli ad alto sono solo quattro.

 

 

Il rischio-Paese

Dunque, ad alto rischio sono Russia, Bielorussia, Corea del Nord e Myanmar. Per la metodologia applicata dalla Commissione risultano a rischio standard il Paraguay e il Brasile, per fare qualche esempio, e basso gli USA, la Germania e la Francia. Che cosa significa? Chi importa pelle bovina (ad ogni stadio di lavorazione) dovrà affrontare una “due diligence semplificata – comunica UNIC – Concerie Italiane – tramite la sola raccolta informazioni. La quota controlli da parte dell’Autorità competente è pari all’1% degli operatori”. Per il rischio standard la faccenda si fa più complessa: il regolamento impone “la raccolta informazioni, valutazione e mitigazione del rischio con quota controlli da parte dell’Autorità competente pari al 3% degli operatori”. Per i Paesi ad alto rischio la due diligence è la stessa del rischio standard, ma la quota controlli sale “al 9% degli operatori”.

Foto da Shutterstock

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