Euronews, che dici? Cotance vuole giustizia per il post diffamatorio

Ci risiamo. Il magazine online Euronews pubblica nel suo portale Living un pezzo sui materiali per la moda. Il titolo (“Animal, plant, or plastic based: which leather should you choose?”) già lascia intendere in che direzione andrà il pezzo. La domanda (retorica) è se siano preferibili i materiali alternativi alla pelle naturale. Gli argomenti usati, però, fanno sobbalzare: su filiera industriale, sostenibilità e chimica, gli autori dimostrano di avere le idee sbagliate, oltreché confuse. Per questo Cotance, la sigla europea che riunisce le associazioni nazionali della concia, con Leather UK e l’iniziativa Leather Naturally chiedono giustizia alle autorità comunitarie e il diritto di rettifica a Euronews.

Che cosa c’è che non va
“Le affermazioni riguardo il cambiamento climatico sono davvero inaccurate – scrive Gustavo Gonzalez-Quijano, segretario generale di Cotance –. Sembrano basate sul report delle Nazioni Unite (Livestock Long Shadow, 2006), che oggi non gode più di alcun credito”. Come dimostrato anche durante l’ultimo World Leather Congress, “l’impatto ambientale degli allevamenti è minore rispetto a quello dei trasporti – continua il testo di Gonzalez-Quijano –. Oltretutto, la zootecnia non è un’industria guidata da quella della pelle, come dimostra la crescente produzione di carne parallela al calo della domanda per la materia prima conciaria”.

Chimica e alternative
“Gli autori non comprendono la chimica del cromo – tuona il segretario generale di Cotance –. L’industria della pelle usa solo cromo III, che impiegato correttamente non espone lavoratori e consumatori ad alcun rischio. ECHA (l’Agenzia europea delle sostanze chimiche) ed EPA (l’Agenzia USA per la Protezione Ambientale) hanno classificato il cromo III come non cancerogeno. Il riferimento al cromo VI è irrilevante, perché non se ne fa uso”. Come se non bastasse, Euronews parla dei materiali alternativi alla pelle non solo sottovalutandone gli aspetti critici in tema di sostenibilità, ma definendoli a spron battuto pelle. “Ma non si può parlare di pelle in riferimento a materiali tratti da vegetali o plastica – conclude Gonzalez-Quijano – lo è soltanto il materiale ricavato dalla lavorazione di spoglie animali”.

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