Il Gruppo Giovani Conciatori di Santa Croce in visita studio al macello Inalca

Capire le normative, sia nazionali che comunitarie, e la gestione degli stabilimenti di macellazione è tra le priorità dell’imprenditore conciario. Per questo motivo il Gruppo Giovani Conciatori dell’Associazione Conciatori di Santa Croce sull’Arno è andato in visita, venerdì 26 maggio, al macello Inalca di Castelvetro di Modena, uno tra i più grandi e moderni impianti di settore d’Europa. La nuova generazione di conciatori toscani sta crescendo in professionalità e competenza anche attraverso iniziative che permettono di valutare e comprendere dal vivo la materia prima e le condizioni operative a garanzia del benessere degli animali. La visita a Inalca fa parte di una serie di attività portate avanti dal Gruppo Giovani Conciatori, attualmente impegnati nel corso “Industrializzazione del processo e innovazione del prodotto per il settore conciario”. “È stata una visita utile a raccontarci un passaggio fondamentale per la filiera -ha commentato la coordinatrice del Gruppo, Francesca Signorini – che si inserisce nei rapporti tra fornitori e lavoratori addetti alle successive fasi di trasformazione. Un’opportunità di informazione approfondita, tanto più oggi che gli imprenditori, così come tutti gli attori del mercato, sono molto sensibili verso l’intero ciclo di approvvigionamento e produzione”. Tra i presenti, oltre a Francesca Signorini: Alvaro e Niccolò Banti (Conceria Alba), Simone Bertini (Conceria Bertini Franco 1972), Matteo e Serena Brillanti (Conceria Rinaldi), Andrea Buldrini (Conceria Papete), Luca Capaccioli (Conceria Coripel), Paolo Cioni (Conceria Yankee), Nicolò Colombini (Conceria Brotini Mario), Marta Lupi (Conceria BCN), Antonio e Giovanni Rossi (Conceria Montana). (mvg)

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