Un protagonista della conceria italiana. Una figura di riferimento per tutto il settore, per il suo sviluppo e per il suo essere stato un grado di imporsi a livello internazionale. Ieri, 24 agosto, si è spento all’età di 77 anni Ezio Castellani, fondatore nel 1977 di Sciarada Industria Conciaria (Castelfranco di Sotto). Un uomo e un conciatore la cui vita è diventata anche un libro, dal titolo Il Sogno di Testore (a destra nella foto), presentato lo scorso giugno.
Addio a Ezio Castellani (77)
Un imprenditore e un conciatore dalla spiccata sensibilità, non solo dal punto di vista umano, aziendale e associativo. Come racconta Il Sogno di Testore, il percorso professionale di Ezio Castellani (a sinistra, in una foto d’archivio risalente al 2012) inizia durante l’adolescenza, come magazziniere presso la conceria La Domani. “Appartenente a uno dei più grandi conciari di Santa Croce e territorio limitrofo, il Gruppo Arno, che controllava fino a 8 aziende”, per Castellani fu come frequentare – parole sue – “l’università delle attività conciarie”. Nel 1977 Castellani si mette in proprio e fonda Sciarada a Ponte a Egola insieme a Renato Di Sandro, Marino Signorini e Mario Landi. Nel 1969 si sposa con Simonetta Berti e diventa padre di Simone e Serena, ora alla guida della conceria di famiglia. Allo stesso tempo, si impegna in svariati ruolo di rappresentanza associativa, da quelli in UNIC – Concerie Italiane al più recente, datato 2021, accettando la presidenza di Assoconciatori Santa Croce, di cui era diventato, in seguito, presidente onorario. Il tutto, senza dimenticare la sua più grande passione: quella per i motori.
La conceria perde un protagonista
“La Toscana – dice il presidente della Regione, Eugenio Giani – perde una delle figure di riferimento di un comparto fondamentale per la manifattura toscana”. Un uomo che “ha saputo porsi come guida e ispirazione di un settore in continuo e profondo cambiamento, riuscendo ad interpretarne le esigenze e i valori”. “Ezio – scrive Leonardo Giovanni Terreni, autore de Il Sogno di Testore – è un navigato capitano d’industria. Ma nel suo petto batte ancora un cuore di ragazzo, lo stesso che sognava a occhi aperti tanti anni fa. Non è altezzoso, come potrebbe esserlo chi ha raggiunto tali livelli, anzi fa della modestia un suo punto fermo. Riconosce che, pur essendo diventato un leader del settore conciario, rispettato da tutti, senza un po’ di fortuna certi risultati non li avrebbe raggiunti. Detto da lui, che ha subito tante traversie, con una vita costellata di difficoltà, di inciampi, da cui si è dovuto faticosamente rialzare più volte, ne aumenta lo spessore umano”. Un protagonista, nel vero senso della parola.
Il ricordo di Assoconciatori
“Uomo di straordinaria capacità imprenditoriale – si legge in una nota di Assoconciatori -, Ezio Castellani è stato punto di riferimento per il comparto conciario”. Lo è stato “sia per l’eccellenza dei risultati raggiunti a capo della sua azienda, sia per il prezioso contributo dato alle dinamiche del distretto conciario toscano”. Del quale “è stato uno dei maggiori protagonisti proprio nella più delicata fase congiunturale del settore. Sguardo proiettato al futuro, sostenitore del dialogo e della condivisione come occasioni di crescita, generoso, dotato di grande umanità. Queste alcune delle caratteristiche che Ezio Castellani ha sempre messo a disposizione di colleghi e collaboratori, con umiltà e spirito di servizio”. “A nome mio personale, dell’intero Consiglio di Amministrazione e di tutti gli associati – dice il presidente Assoconciatori, Riccardo Bandini – esprimo alla famiglia di Ezio tutta la nostra vicinanza e il nostro affetto”.
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