Per il mondo dei fornitori di macchinari e tecnologie, è l’impressione dall’ultimo Simac Tanning Tech, è che “il peggio sia già alle spalle”. Intanto la pelle guarda in alto e in grande (come segmento e dimensione), perché nuova linfa alla filiera del prodotto in pelle può arrivare solo dai big del lusso. Ve ne parliamo dalle pagine del numero di ottobre del mensile La Conceria nel servizio dal titolo “Una speranza c’è”.
La concia guarda in alto
“Gli operatori della filiera della pelle sono troppo feriti dalle delusioni dell’ultimo anno, nonché disorientati dalla brutalità della cronaca, per sbilanciarsi. Nessuno si azzarda a parlare di ripresa alle porte, o anche solo imminente, visto uno scenario fatto ancora di domanda debole e relazioni internazionali squassate da guerre e conflitti – si legge nel servizio –. Ma, questa volta c’è un ma. Nei corridoi di Fieramilano Rho, dove dal 23 al 25 settembre si sono riuniti oltre 1.100 espositori e 21.000 visitatori per l’edizione 106 di Lineapelle, si è respirato un sentimento che, se non vogliamo chiamare di ottimismo, possiamo definire almeno di speranza. Perché ai massimi livelli del fashion system qualcosa si muove e si può quindi nutrire la speranza (appunto) che la dinamica si trasmetta a tutta la filiera”.
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