La principessa-designer della Thailandia visita la Conceria Stefania

“C’era una volta una principessa in conceria…”. No, non è l’incipt di una favola. È un fatto di cronaca. Perché lo scorso 9 luglio Sirivannavari Nariratana, 32enne figlia del re della Thailandia, ha visitato la sede della Conceria Stefania, dove ha guardato e ammirato i pellami prodotti dall’azienda lombarda, nonché il museo che la stessa ha allestito a Turbigo. Qui, la principessa-stilista ha potuto ammirare la collezione di 16.000 paia di scarpe e, chissà, magari trarne ispirazione. Già, perché quella di Sirivannavari non era una visita di cortesia, ma professionale. La principessa è anche fondatrice di un marchio d’abbigliamento, Sirivannavari Banghok, che ora conta di aggiungere la calzatura da donna alla propria offerta.

Sirivannavari in Conceria Stefania

Alla scoperta della pelle made in Italy
Dunque, Sirivannavari è una designer intenzionata a lanciarsi nel mondo delle scarpe. Quale miglior interlocutore di una conceria nota per la produzione di pellami per la calzatura d’alta gamma? “La principessa ha guardato tutti i campionari con grande attenzione – racconta Francesco Falzone, responsabile per la sicurezza della Conceria Stefania –, dimostrandosi molto attenta ai colori e alla verifica dei materiali. Ha palesato conoscenza anche tecnica delle pelli”.

La visita
Intorno alle 11.20 del 9 luglio, dicevamo, una carovana di 7 van e una limousine è arrivata all’ingresso della Conceria Stefania. Per la visita Sirivannavari è stata accompagna da circa 30 persone tra staff tecnico della casa di moda ed entourage diplomatico: tutti, com’è d’uopo quando in viaggio c’è l’esponente di una famiglia reale, scortati dalla Polizia. La principessa della Thailandia ha trovato, ad attenderla, la famiglia Ramponi, eredi del fondatore Francesco, al completo. Con loro c’era Giuseppe Pignatiello, sindaco di Castano Primo. L’incontro è durato circa tre ore. “Al termine della visita, la principessa ha lasciato lo stabilimento – continua Falzone – dicendosi deliziata per tutto quanto avevA visto e toccato con mano, riconoscendo ancora una volta l’eccellenza della manifattura italiana”.

La famiglia Ramponi riceve la principessa della Thailandia

Premesse e conseguenze
C’è un precedente tra Conceria Stefania e istituzioni thailandesi. Correva il 1998 quando l’allora ambasciatore di Bangkok in Italia ha visitato l’azienda lombarda nell’ambito di un progetto di cooperazione internazionale. Il sopralluogo della principessa-designer, oggi, è stato anticipato da due incontri con rappresentati del corpo diplomatico thailandese: prima il console a Milano, Alberto Virgilio, e poi l’ambasciatore a Roma, Chirdchu Raktabutr. Adesso l’auspicio è che Sirivannavari trasformi in ordini il proprio interesse. Ne trarrebbe beneficio non solo la Conceria Stefania, ma tutto il territorio del Castanese.

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