Le vacanze della conceria italiana: cosa fanno ad agosto i bottali dei distretti della pelle

Nel vicentino, le temperature torride e la scarsità di pioggia hanno rallentato l’attività del depuratore di Arzignano gestito da Acque del Chiampo Spa. Soprattutto il caldo, che mette in difficoltà il trattamento biologico, ha spinto la società a emettere un provvedimento che scadrà oggi per la riduzione dei parametri inquinanti, variabile a seconda delle categorie, destinato ai 120 utenti del settore concia. Il presidente della sezione per Confindustria Vicenza, Bernardo Finco, ha spiegato che, anche per questo, “la maggior parte delle aziende di Vicenza, Arzignano e Montebello hanno chiuso da ieri”. Le serrande resteranno abbassate per alcune concerie quattro settimane, per altre cinque. “Qualcuno ripartirà il 28 con la concia, altri il 4 con la produzione” spiega Finco, che evidenzia come ci sia chi “ha anche ferie da smaltire dato che questi primi sette mesi dell’anno sono stati molto intensi”. Tra i lavori che verranno eseguiti sul depuratore vi è anche la messa a regime di una nuova linea di essiccazione. Così si avvicina il distretto veneto alle ferie d’agosto, momento dell’anno dove i bottali si fermano e gli addetti alla conceria vanno a rinfrescarsi le idee, chi al mare, chi in montagna. Con che spirito vanno in ferie le concerie di Santa Croce? Risponde Alessandro Francioni, presidente di Assoconciatori: “I primi mesi dell’anno non sono stati eclatanti, ma a luglio qualcosa si è mosso. Non stiamo brillando – ammette -, ma nemmeno siamo in una situazione drammatica. È un momento di riflessione. Le aziende chiudono insieme al depuratore, solitamente per tre settimane, al di là dei casi di chi ha poco lavoro e fa quattro settimane di ferie, utilizzando la prima d’agosto per fare manutenzione”. A proposito di depuratori, Cuoiodepur di Ponte a Egola e Aquarno di Santa Croce sull’Arno vanno in ferie dal 5 agosto al 27 agosto. “La maggior parte delle aziende non chiude più di due settimane – commenta Michele Matteoli, presidente del Consorzio Conciatori di Ponte a Egola – per preparare le fiere che arrivano a ridosso di settembre. Molti rimangono a fare lavori di manutenzione”. Cuoiodepur non chiude mai del tutto, su richiesta, viene data la possibilità alle aziende di scaricare in ogni momento di agosto. “Purtroppo non è che questo servizio sia un granché utilizzato. Di solito le aziende fermano la parte operativa con il 4 di agosto e fanno ripartire i bottali il 28”. Si apprestano a chiudere nelle due settimane centrali di agosto anche le concerie di Solofra: “Siamo subordinati alla chiusura dell’impianto centralizzato del depuratore – spiega Michele De Maio (DMD Solofra), presidente dell’Associazione Conciatori di Confindustria Avellino –. Sospenderanno le attività prima al reparto del bagnato, poi in quello delle rifinizioni. Ogni azienda, in base alla tipologia di articoli che produce e ai Paesi di destinazione, decide poi come regolarsi in autonomia”. E chi il vincolo del depuratore consortile non ce l’ha? “In passato abbiamo sperimentato per il nostro stabilimento lombardo le ferie alternate, così da non chiudere del tutto le lavorazioni – racconta Alessandro Iliprandi, conceria Bonaudo –, ma non ne è valsa la pena. Ad agosto funziona tutto a singhiozzo, i fornitori vanno in ferie. Adesso ci organizziamo con due settimane di chiusura complete, e una di ferie a rotazione”. Non era il modello preferito: “Sarebbe meglio non chiudere mai del tutto – spiega Iliprandi –, perché riaprire è sempre una piccola avventura. Ma ci siamo dovuti adeguare”.

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