Nel 2020 la pelle cinese ha reagito prima a Covid: non è bastato

Nel 2020 la pelle cinese ha reagito prima al Covid: non è bastato

Importazioni in subbuglio, esportazioni in rallentamento. Il 2020 ha rappresentato anche per la pelle cinese un anno di grandi cambiamenti. Nonostante le aziende del settore siano ripartite prima di quelle di altri Paesi, gli effetti della pandemia hanno colpito import ed export. In entrambi i casi China Leather Industry Association (CLIA) registra dati in contrazione. Per ciò che riguarda l’import, nel dettaglio, emerge la tenuta di alcuni segmenti, come gli estratti per concia vegetale e le pelli di animali senza pelo.

La pelle cinese

CLIA ha appena diffuso i dati su import ed export della filiera della pelle per il 2020. Le tabelle, come riporta leatherbiz.com, mostrano una contrazione delle importazioni sia in termini di volume che di valore. Il calo complessivo è del 51,85%, tuttavia alcuni prodotti hanno tenuto o sono aumentati. Tra questi, gli estratti per concia di origine vegetale e le pelli di animali senza pelo, come rettili. Bene anche le calzature con le suole in cuoio.

 

Esportazioni in rallentamento

Scendono, invece, in maniera quasi lineare le esportazioni. Il calo complessivo è del 4% su base annua. Il valore totale si attesta a circa 64 miliardi di dollari. In controtendenza solamente la materia prima grezza di bovino ed equino, nonché quella di pecora e agnello. (art)

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