La maggioranza del calzaturificio Grey Mer e di Leo France, per rimanere alle notizie recenti. E l’ingresso nel capitale delle concerie Gaiera e Samanta, guardando agli ultimi anni. Ma l’espansione di Chanel nella manifattura italiana, che il presidente sezione Moda Bruno Pavlovsky ha indicato quale obiettivo strategico, ha di recente incluso una quota di Nuova Impala. “Desiderosa di consolidare ulteriormente le proprie capacità produttive di pelle – spiega la nota della maison francese – e in linea con l’ambizione di innovare le sue attività nel settore moda in modo responsabile, Chanel ha voluto investire attivamente a fianco di uno dei suoi partner di fiducia, con cui condivide la passione per l’artigianalità e l’attenzione alla sostenibilità”.
L’investimento
Secondo Glitz.Paris, la quota di Nuova Impala che Chanel ha rilevato è del 20%. Da Parigi confermano di aver voluto investire in un partner col quale la collaborazione è attiva “da più di dieci anni”. Perché? “Fin dalla sua fondazione nel 1957 – è la risposta –, la conceria toscana ha sviluppato una vasta competenza nell’arte della concia, innovando per rispondere alle evoluzioni del mercato, in particolare in termini di standard ambientali ed etici”. Il gruppo vanta già investimenti nella pelle. Non solo italiana, ma anche francese (Mégisserie Richard, Bodin Joyeux, Tanneries Haas e Degermann) e spagnola (Colomer Leather Group).
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