L’associazione dei conciatori di Calcutta (Calcutta Leather Complex Tanners’ Association) ha promosso un’azione legale contro l’azienda edile Jagmohan Dalmiya e cinque suoi direttori, con l’accusa di frode nella posa della tubatura per le acque reflue del Kolkata Leather Complex. La costruzione di quest’ultimo è stata voluta dalla Corte Suprema al fine di trasferire le concerie dall’area di Tiljala, Topsia e Tangra. Le tubature non sarebbero, infatti, quelle indicate dal protocollo delle Nazioni Unite (in polietilene ad alta densità) e che piuttosto il sistema fognario è realizzato in mattoni. Si tratta di “frode e appropriazione di fondi pubblici” secondo il segretario generale dell’associazione, Imran Ahmed Khan, per un progetto da 3,1 milioni di dollari. (pt)
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