PEF, a Lineapelle95 tutte le risposte: come si è arrivati all’approvazione, perché servono, come si usano

L’approvazione in sede europea delle Product Environmental Footprint Category Rules (PEFCR) per la pelle promettono diversi vantaggi alle imprese. In termini “di risparmio di tempo e risorse per la realizzazione di studi di tipo LCA di prodotto, perché dopo un grande sforzo tecnico e scientifico siamo arrivati a offrire uno strumento di facile impiego per l’utilizzatore, perché ha armonizzato il quadro europeo, dove prima vigevano normative diverse di Paese in Paese”, ha spiegato Michele Galatola della Direzione Generale Ambiente (DG-ENV) della Commissione Europea durante il convegno dedicato al tema a Lineapelle95. Di fronte a una platea di addetti ai lavori della filiera, Andreas Kindermann, presidente di Cotance (la federazione europea delle associazioni della concia), ha esultato: “Proprio quando la sostenibilità è diventata il tema cardine dell’industria, abbiamo investito anni di lavoro su questo progetto: finalmente è realtà”. L’incontro sulle PEFCR ha previsto l’intervento di ricercatori del CNR, di professionisti di UNIC – Concerie Italiane e dell’ente di certificazione ICEC, e un tavolo di confronto tra imprenditori conciari, fornitori di sostanze chimiche e di macchinari e brand. “Dal 2010, quando il dibattito sul rapporto tra industria e sostenibilità ha smesso di essere ideologico ed è diventato un fattore di competitività sul mercato – ha concluso Galatola –, ci siamo resi conto che era il momento di intervenire con 27 progetti pilota, tra i quali quello della pelle. Ci siamo incontrati, e a volte scontrati, con i rappresentanti industriali”. Per vedere il video integrale del convegno, clicca qui.

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