“Questa non è una sòla”, seminari al giro di boa. Intanto SSIP parla anche di cromo ed economia circolare

Arriva al giro di boa, con le feste di fine anno, il programma di seminari e laboratori che UNIC (Unione Nazionale Industria Conciaria) e SSIP (Stazione Sperimentale Pelli) propongono all’interno della mostra sulla contraffazione “Questa non è una sòla”, promossa dall’associazione Museo del Vero e del Falso presso il Palazzo della Borsa di Napoli. Da fine novembre UNIC ha tenuto alcune lezioni di approfondimento (saranno ripetute a gennaio 2018) del processo produttivo conciario, della sua sostenibilità e della tutela legale dei marchi Vera Pelle e Vero Cuoio. Legata alla ricerca e alla “diagnostica della pelle e della sua produzione”, invece, la presenza di SSIP che ha avviato, come spiega il direttore Edoardo Imperiale, “un’attività di divulgazione scientifica sul cuoio rivolte alle scuole, alle università e alle imprese, alle quali trasferire le nostre esperienze. Tra gli obiettivi principali c’è il supporto per contrastare la contraffazione con programmi di ricerca finalizzati al miglioramento della qualità della produzione conciaria e alle relative ricadute ambientali”. Attività che, come ribadito nella pubblicazione del manifesto programmatico SSIP sul Sole 24 Ore di mercoledì scorso, chiama direttamente in causa sostenibilità e sicurezza del processo produttivo: “Da più di vent’anni le concerie italiane – dice Massimiliano Fabbricino, componente del Comitato Scientifico SSIP – sono impegnate nello studio e nella ricerca di buone prassi di lavorazione tese a ottimizzare il processo di concia al cromo. L’innovazione ha permesso di adottare progressivamente in conceria le migliori pratiche, garantendo la massima sicurezza durante il processo di lavorazione e di conseguenza per i consumatori”. Ulteriore sfida: “L’ottimizzazione del riutilizzo e del riciclo degli scarti conciari contenenti cromo”. Sul tema, Piero Salatino, presidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, spiega che “abbiamo messo in campo con SSIP una task force che vede il coinvolgimento di una serie di competenze a carattere interdisciplinare provenienti dai nostri dipartimenti. Abbiamo sottoscritto un Accordo Quadro con cui ci poniamo l’obiettivo di affrontare il tema dell’economia circolare e della valorizzazione degli scarti dell’industria conciaria”.

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