Solofra, emergenza idrica verso la soluzione (provvisoria)

Il problema del servizio idrico alla città e alla zona industriale di Solofra dovrebbe essere risolto attraverso un riduttore del flusso dell’acqua. In questo modo, alle concerie sarà garantito lo stesso volume di metri cubi, spalmato però nelle 24 ore, così da permettere lo svolgimento dell’attività senza recare disagi alla popolazione civile, che diversamente si troverebbe “a secco”. Questo è il sunto dell’incontro che si è tenuto ieri sera nella città irpina della concia, convocato dal sindaco Vignola, a cui hanno partecipato le rappresentanze degli imprenditori e il presidente dell’ente gestore della rete idrica. La soluzione ha carattere provvisorio. Le concerie infatti sono costrette a pescare dalla falda, che si è notevolmente abbassata di livello, perché i pozzi a cui attingevano sono stati chiusi per decisione della Magistratura per la presenza del tetracloroetilene. Tale decisione peraltro è stata aspramente contestata dalle concerie, poiché molte di esse pescavano in pozzi che rispettano in pieno i limiti fissati per legge. I rappresentanti dei conciatori presenti ieri al tavolo, pur avanzando qualche perplessità, hanno chiesto maggiore chiarezza sulle reali quantità di acqua in disponibilità dell’Ente gestore, dando nel frattempo l’assenso al Sindaco. Infine, è stata chiesta la rimodulazione del flusso idrico assegnato all’impianto di depurazione consortile Cogei, società che per conto della Regione gestisce l’impianto di depurazione di Solofra. (ag)

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