UK, nel primo semestre l’export della concia perde il 39,5%

UK, nel primo semestre export della concia perde il 39,5%

Nel primo semestre del 2020, l’export della concia britannica ha raccolto 74,8 milioni di sterline (circa 83,3 milioni di euro). Il valore, che rappresenta il fatturato estero complessivo delle pelli grezze e dei materiali finiti, risulta in calo del 39,5% su base annua. C’entra, non potrebbe essere altrimenti, la pandemia di Covid-19: “Quasi dalla sera alla mattina – commenta Leather UK, l’associazione che rappresenta il settore nel Regno Unito – gli ordini sono spariti, poiché i clienti a valle, tagliati fuori dai loro mercati, hanno smesso di acquistare pelle”.

L’export della concia

Nel dettaglio della materia prima conciaria, Leather UK osserva che i volumi delle esportazioni nello stesso periodo sono invece in aumento. “È possibile ipotizzare che i conciatori nei mercati acquirenti – continua la nota – stessero cercando di capitalizzare i prezzi ridotti per costruire l’inventario”. L’impatto del virus si vede anche nelle importazioni, il cui calo complessivo è del 42,3%, per poco più di 39 milioni di sterline (43,4 milioni di sterline).

Pandemia vs lockdown

Il periodo gennaio – giugno, assai complesso, ha conosciuto anche un deterioramento al suo interno. Nel semestre, osserva Leather UK, si nota un peggioramento a partire da marzo, quando progressivamente quasi tutto il mondo si è confinato in casa. La comparsa della pandemia nei primi mesi dell’anno ha avuto sì effetti sulle relazioni internazionali. Ma nulla rispetto all’impatto del lockdown. Nel confronto tra i risultati del secondo e del primo trimestre 2020, risulta che il valore dell’export è calato del 42,1%, a discapito soprattutto delle finite (-56,1%).

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