Un errore di miscelazione genera fuoriuscita chimica a Ponte a Egola (tutto sotto controllo). Incidente a Solofra: grave una dipendente

È stato un errore di miscelazione a causare, nel primo pomeriggio di venerdì scorso, uno sversamento di composti chimici presso la conceria La Patrie di Ponte A Egola (San Miniato). Ad accertare l’origine dell’incidente sono stati i tecnici ARPAT che hanno effettuato un’ispezione all’esterno dello stabilimento in via Leonardo da Vinci. Sei i lavoratori che hanno avuto bisogno di cure mediche a seguito dell’episodio: nessuno di loro è in gravi condizioni. Da una nota ARPAT si desume che c’è stata una reazione chimica all’interno di un silos che ha portato alla fuoriuscita di liquido e gas: “È stato erroneamente immesso solfuro di sodio, alimentato da un’autobotte attraverso un bocchettone di rifornimento dedicato, nel silos che conteneva una resina di riconcia”. Non si sono però verificati sversamenti all’esterno dell’area di sicurezza, poiché il liquido è rimasto nell’apposita vasca di contenimento. L’acre odore sprigionato dalla reazione sul momento ha preoccupato il vicinato, ma è stato scongiurato il rischio di inquinamento. La proprietà della conceria ha assicurato inoltre che farà aspirare e smaltire come rifiuto il contenuto della vasca oltre al residuo dell’autocisterna, nonché bonificare il silos oggetto dell’incidente. Ben diverso, invece, quanto accaduto giovedì scorso in una conceria di Solofra. Una donna al lavoro su un macchinario non si è accorta che il foulard che portava al collo si era impigliato nei rulli. Trascinata e poi sbalzata a terra, la donna ha riportato trauma maxillo-facciale e cranico ed è stata ricoverata presso l’ospedale di Castellammare di Stabia. Il suo quadro clinico, dicono i medici, è estremamente complicato. (mvg/lf)

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