Un impianto 4.0 e molto altro: Nuova Impala a tutta sostenibilità

Un impianto 4.0 e molto altro: Nuova Impala a tutta sostenibilità

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A tutta sostenibilità verso il futuro. Un nuovo stabilimento basato sui principi (concreti) dell’Industria 4.0 va ad ampliare l’impianto produttivo di Conceria Nuova Impala (Santa Croce sull’Arno) che arriva a coprire una superficie di 12.000 metri quadrati.

A tutta sostenibilità

3.000 metri quadrati dedicati al reparto concia e tintura, dotati delle tecnologie più avanzate. In altre parole: un sistema automatizzato di stoccaggio, miscelazione prodotti chimici, bottali in polietilene. “Dove prima c’era una vecchia conceria dismessa, dal 1° settembre 2021 abbiamo inaugurato un nuovo spazio votato alla produzione sostenibile – spiega il titolare Gianfranco Caponi -. Un impianto fotovoltaico assicura oltre il 60% del fabbisogno energetico dell’azienda. La minore movimentazione dei prodotti permette un abbattimento degli sprechi. Le nuove tecnologie consentono un grosso risparmio energetico e un minor utilizzo d’acqua”.

Impianto green 4.0

Il nuovo ambiente nasce per migliorare l’ambiente di lavoro, con un sistema informatico gestionale di tipo 4.0 che assicura controllo, gestione e tracciabilità di ogni lotto di produzione. “La dotazione di macchinari ad alta tecnologia ci permette di rispondere alle richieste che riceviamo da parte dei nostri clienti e di ampliare il percorso, ormai avviato e consolidato, di produzione di articoli ecologicamente più sostenibili. Per esempio: le nostre linea green, metal free e altre soluzioni innovative in fase di studio”.

Tracciabilità e molto altro

Tutti questi investimenti hanno permesso a Nuova Impala di ottenere la certificazione ICEC per la tracciabilità e il certificato LWG di livello Silver. L’azienda ha, inoltre, scelto di adottare come standard la nuova ZDHC MRSL V2.0, con selezione e utilizzo di prodotti chimici che garantiscono un minor impatto ambientale.

La spinta verso il futuro

Nuova Impala, che conta 32 dipendenti, è in fase di riorganizzazione interna. “Un gioco di scacchi” per gestire al meglio gli spazi e le mansioni. Gli interventi non sono, quindi, finiti. L’obiettivo è quello di continuare a investire. “Quella ecologica e quella digitale sono due trazioni gemelle, due facce della stessa medaglia – spiega Caponi -. Si tratta di riconoscere la sostenibilità non come un limite, ma come una spinta propulsiva verso il futuro”.

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