Variabilità, conformità, responsabilità: il 13 ottobre conciatori e griffe parlano di chimica al tavolo CLEAR

I punti in agenda sono più di uno, e tutti delicati. Innanzitutto si parlerà di variabilità dei metodi e di tracciabilità dei campioni in analisi, alla ricerca di una bussola condivisa nel mare magnum dei capitolati e dei laboratori. A proposito di laboratori, è ora di individuare una procedura comune per la selezione di una clinica terza quando quelle di griffe e conciatori danno risultati contrastanti ai test sui materiali. Infine è il turno della definizione dei limiti della responsabilità della conceria nella vita chimica del prodotto in pelle. È su questi temi che giovedì 13 ottobre, nella sede milanese di UNIC (Unione Nazionale Industria Conciaria), si discuterà nell’ambito dei lavori del secondo meeting del progetto CLEAR (Confidenze in Leather Analysis Results). Il tavolo di lavoro, aperto prima dell’estate, riunisce concerie e player dell’industria della moda (pelletterie, calzaturifici e pelliccerie tra gli altri). Obiettivo: definire una piattaforma di idee e strumenti in modo che, quando si discute di chimica e pelle, monte e valle del fashion system parlino la stessa lingua. (rp)

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