Contraffazione, il bilancio del porto di Genova

Contraffazione, il bilancio del porto di Genova
La Dogana di Genova ha presentato il bilancio delle operazioni 2012. Ampio spazio all’attività di controllo sulla contraffazione nello scalo portuale. I sequestri sono stati oltre 500. Le violazioni contestate sono per il 36 per cento riferite al contrabbando di sigarette e tabacco da narghilè, il 31% per alimenti non conformi, il 12% per i prodotti pericolosi senza il marchio CE. La maggior parte proviene dalla Tunisia (62%) e dal Marocco (27%), mentre per il contrabbando di merce contraffatta in scala industriale la provenienza è quasi tutta cinese. I marchi più copiati? Gucci, Prada, Armani, Diesel, Burberry’s. Tra i beni sequestrati spiccano 13.574 scarpe da ginnastica firmate Converse All Star per un valore di quasi un milione di euro. Per la lotta contro la contraffazione e la tutela del Made in Italy i doganieri l’anno scorso sono riusciti a sequestrare 192.854 articoli per un valore complessivo di quasi 3 milioni di euro. Il nuovo «trucco» dei contrabbandieri consiste nell’importare da Tunisia e Marocco jeans, magliette, portafogli, borse, occhiali, maglioni e altri capi di abbigliamento senza il marchio contraffatto. Poi infilano in mezzo agli scatoloni di merce “normale” alcuni sacchi pieni di etichette di brand esclusivi. Quindi sdoganano la merce e la inviano nei laboratori del centro storico genovese per l’assemblaggio.

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