Contraffazione, un algoritimo ci salverà: Red Points raccoglie 38 milioni per sviluppare la sua piattaforma antifake

Red Points, startup tecnologica con sede a Barcellona e New York, ha ricevuto fondi per 38 milioni di dollari per sviluppare la sua piattaforma investigativa antifake. Red Points è uno dei nomi all’avanguardia nell’individuazione delle merci contraffatte vendute online. “Mai come in questo momento i brand sono vulnerabili alla falsificazione, alla distribuzione fraudolenta e alla pirateria – esordisce il ceo Laura Urquizu –: l’investimento ottenuto da Summit Partners ci aiuterà a divenire leader globale ed espandere la tecnologia per proteggere le merci online dei nostri 550 clienti”, dei quali un terzo specializzati in accessori di lusso. Oltre a Summit Partners (gruppo d’investimento con sede a Boston), i fondi provengono da Northzone, Mangrove, Eight Roads Ventures e Banco Sabadell. “Nel 2018, ad esempio – prosegue Urquizu -, Amazon è stata responsabile del solo 1,6% dei casi di infrazione del trademark di abbigliamento sportivo dei nostri clienti. Ma questo vale solo per loro, la maggior parte riguarda social media e altri mercati”. Red Points, che si autodefinisce “un protettore dei brand”, spiega di operare con una serie di software attraverso oltre 100 canali internet e social media, per individuare prodotti contraffatti e operarne la rimozione, sino a certificare al cliente che il prodotto non è più in vendita. Il successo dell’operazione, sostiene Urquizu, arriva nel 96% dei casi individuati. Steffan Peyer di Summit Partners spiega che “Red Points possiede una piattaforma tecnologica intelligente e robusta. Crediamo possa accelerare la crescita e solidificare il dominio nel settore”. (pt)
Nell’immagine, l’homepage di redpoints.com

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