Finalmente una gioia per Birkenstock che vince contro un reseller

Finalmente una gioia per Birkenstock che vince contro un reseller

Finalmente una gioia per Birkenstock. Il marchio tedesco ha ottenuto una vittoria importante davanti al tribunale distrettuale di Midden-Nederland, a Utrecht. La corte ha riconosciuto che il rivenditore olandese Scapino aveva messo in commercio copie non autorizzate di tre modelli storici – Arizona, Madrid e Florida – imponendo un’ingiunzione immediata. Non è la prima volta che il marchio arriva in tribunale. La decisione, pur non definitiva, segna un passaggio cruciale nella strategia europea di Birkenstock, che da tempo combatte per difendere i suoi design iconici dalle imitazioni.

Finalmente una gioia per Birkenstock

Come sottolinea WWD, il tribunale ha ordinato a Scapino di cessare la vendita dei modelli contestati, con la minaccia di una sanzione fino a 100.000 euro in caso di violazione. Oltre a questo, l’azienda dovrà rendere pubblici i dati di vendita a partire da agosto 2024 e pagare oltre 50.000 euro di spese legali. Non tutte le richieste di Birkenstock sono state però accolte. I modelli Boston e Gizeh non hanno ottenuto protezione in questa fase, ma il marchio ha già annunciato di voler insistere in appello. La decisione olandese assume un rilievo particolare perché contrasta con un’altra causa che riguarda Birkenstock. E cioè quella della Corte Federale di Giustizia tedesca, che lo scorso febbraio aveva negato la possibilità di protezione d’autore ai sandali Birkenstock. In altre parole, per il tribunale tedesco le Birkenstock non possono ottenere il copyright di opere d’arte.

 

 

Farà da apripista?

Per Birkenstock, comunque, la sentenza di Utrecht rafforza la sua strategia di difesa a livello continentale. Anche sulla scia di altri casi in Europa. Come in Francia, dove ballerine e sandali sono già stati riconosciuti come opere protette dal diritto d’autore o in Italia, dove un tribunale ha concesso analoga tutela ai Moon Boots. Il marchio, tra l’altro, guarda con grande attenzione alla Corte di giustizia europea, che il 4 dicembre 2025 si pronuncerà nei casi riuniti Mio e Konektra. Pur non essendo direttamente coinvolta, Birkenstock ritiene che quella decisione sarà fondamentale per chiarire i confini della protezione del design a livello comunitario. Se la Corte confermerà la prassi già adottata in alcune giurisdizioni, il brand tedesco potrà in seguito contare su un quadro normativo più solido e uniforme. Intanto porta a casa la prima grande vittoria contro Scapino.

Foto Birkenstock

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