Merce cinese contraffatta: la Corte d’Appello Usa dice “no” a Gucci e Tiffany

È fallito il tentativo dei brand del lusso Gucci e Tiffany&Co. di convincere la Corte d’Appello di New York a confermare due sentenze, emanate tra il 2011 e il 2012, che obbligavano le maggiori banche cinesi a congelare i conti di presunti produttori di articoli contraffatti. Tiffany&Co. e alcune griffe del gruppo Kering (tra cui Gucci, Bottega Veneta e Yves Saint Laurent), avevano depositato azioni legali a New York contro numerose aziende cinesi, sostenendo che avevano venduto on line merci falsificate sfruttando illegalmente i loro brand. I contraffattori avrebbero mantenuto i loro profitti in conti aperti presso Bank of China, China Merchants Bank e Industrial and Commercial Bank of China. In due sentenze pubblicate nel 2011 e nel 2012, i giudici di New York avevano stabilito il congelamento dei fondi incriminati, ma l’appello presentato dalle banche cinesi è stato dichiarato legittimo, in quanto i tribunali statunitensi non hanno giurisdizione su di loro. (ap)

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