“Atom. Autobiografia di una impresa metanazionale” è il titolo del libro che è stato presentato ieri sera a Vigevano, nella sede dell’azienda in via Morosini 6, durante una serata organizzata dai Rotary Club di Vigevano-Mortara e della Lomellina. Il volume, edito da Rubbettino, è stato curato da Paolo C. Pissavino, docente dell’Università di Pavia, e racconta i quasi settant’anni di storia dell’azienda, dalla fondazione all’internazionalizzazione e alle ultime sfide lanciate, tra cui spicca l’acquisizione nel 2009, in piena crisi, di Main Group. Nelle oltre trecento pagine, i contributi di vari autori: Carlo Alberto Carnevale Maffè (Università Bocconi), Amilcare Baccini (direttore Assomac), Mario Pucci (responsabile internazionalizzazione Assomac), Patrizia Galli (sinologa), Sergio Dulio, Gioacchino Garofoli, Riccardo Deambrosis e altri ancora. “Un progetto che ha richiesto un lavoro durato due anni – ha detto Giovanni Gaia, presidente Atom spa – e nel quale abbiamo creduto perché, sebbene la nostra non sia in assoluto una grande azienda, nel suo “piccolo” racconta una storia di leadership basata su alcuni valori fondamentali: innovazione, internazionalizzazione, autofinanziamento. Siamo molto orgogliosi della cifra “zero” che compare nella casella debiti del nostro bilancio”. Tra gli interventi, quello del prof. Carnevale Maffè ha posto l’accento sulla necessità, da parte delle aziende di macchinari per calzature, di superare il limite del distretto vigevanese e del suo declino produttivo “per non fare la fine di Pirmasens”, antico centro tedesco di eccellenza per il settore meccano-calzaturiero, che ha perso la propria leadership perché le sue aziende non sono state capaci di radicarsi nei nuovi distretti internazionali della scarpa. Il libro è stato dedicato alla memoria di Stefano Cantella e Luciano Deambrosis; quest’ultimo, recentemente scomparso, fu con Lorenzo Gaia ed Emiliano Cantella uno dei tre fondatori di Atom,
