Bangladesh, cala l’export di pelle: colpa del trasloco delle concerie

Secondo i dati comunicati del ministero degli Esteri del Bangladesh, l’export dell’area pelle locale, tra luglio e agosto ha vissuto un andamento a luci e ombre. Nei primi due mesi dell’anno fiscale, infatti, Dacca ha esportato in valore 202,2 milioni di dollari di prodotti in pelle (+18.1%: calzatura +30%, per 95,5 milioni, pelletteria +49%, per 40 milioni). Male invece l’export di conciato che si è fermato a 66 milioni di dollari, pari a -8,3% rispetto allo stesso bimestre 2013. Il motivo? L’industria conciaria locale, concentrata nell’inquinata area di Harzibag, sta affrontando il trasloco forzoso verso Savar, dove è in costruzione un impianto di riciclaggio centralizzato, e “questa situazione danneggia la capacità di aderire alle richieste europee di tempestivo ritiro di ordini” sostiene Shahin Ahmed, presidente della Bangladesh Tanners Association (BTA). Il Ministero ha imposto come scadenza per il trasloco il mese di marzo 2015, ma BTA ha chiesto una deroga al dicembre successivo, visto che solo 17 delle 155 concerie hanno, per ora, avviato i lavori di costruzione dei nuovi impianti.  (pt)

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