Caporalato, la Procura di Milano accusa Tod’s: scontro tra toghe

Caporalato, la Procura di Milano accusa Tod’s: scontro tra toghe

La Procura di Milano ha richiesto l’amministrazione giudiziaria per Tod’s: secondo l’ipotesi dell’accusa, non avrebbe fatto abbastanza per contrastare fenomeni di caporalato in due fornitori cinesi con sede nelle Marche. Gli inquirenti hanno riscontrato violazioni dello stesso tipo in Lombardia tra i fornitori delle divise per i commessi dei negozi del marchio di Casette d’Ete. Si è sollevata, però, la questione della competenza territoriale. Sarà la Cassazione il 19 novembre a decidere se sulla richiesta della Procura meneghina dovrà rispondere il Tribunale di Milano o Ancona.

La Procura di Milano accusa Tod’s

La richiesta di amministrazione giudiziaria per Tod’s è l’ultima di una lunga serie. Si aggiunge a quelle che hanno già riguardato Alviero Martini SpA, Dior Manufactures, Giorgio Armani Operations, Valentino Bags Lab e Loro Piana. Il gruppo marchigiano non avrebbe evitato il “pesante sfruttamento lavorativo” lungo la filiera. In particolare, riferisce il Corriere della Sera, sarebbero coinvolti due fornitori calzaturieri cinesi nelle Marche: “Wang Junii” a Monte San Giusto (Macerata) e “Lucy srls” a Torre San Patrizio (Fermo). Gli audit Tod’s avrebbero segnalato delle irregolarità che non sono state sanate all’arrivo dei Carabinieri nelle aziende. Altre presunte irregolarità sono state riscontrate tra novembre 2024 e febbraio 2025 in opifici cinesi in Lombardia che realizzavano per Tod’s le divise per i commessi dei negozi. In questo caso, secondo i giudici di primo grado, Tod’s è un cliente degli opifici (e non un appaltatore), quindi non è ritenuta responsabile di agevolazione colposa.

 

 

La competenza territoriale

Il Tribunale in primo grado e la Corte d’Appello di Milano in secondo affermano che, per competenza territoriale, spetta alla magistratura di Ancona decidere se accogliere o meno la richiesta della Procura di Milano circa l’amministrazione giudiziaria per Tod’s. La Procura di Milano ha presentato appello e sarà la Cassazione a stabilire, il 19 novembre, di chi è la competenza.

La risposta del marchio

Tod’s conferma di aver ricevuto la notifica dell’udienza. In un comunicato stampa, aggiunge di aver sempre operato nel rispetto delle leggi sul lavoro, assicurando di compiere controlli costanti sui fornitori. “Convinti di questa posizione – si legge nella nota – nei prossimi giorni prenderemo visione delle carte dei procedimenti in essere e forniremo tempestivamente tutti i necessari chiarimenti atti a dimostrare la nostra totale estraneità. C’è molta amarezza nel pensare che, se fossimo stati interpellati al momento opportuno – quindi molti mesi fa –, avremmo potuto dare tutti i chiarimenti del caso e avremmo potuto spiegare con chiarezza la nostra organizzazione produttiva, che è sempre stata disciplinata rispettando regole e leggi”. (mv)

Leggi anche:

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×